Radio Ultima Libera Tutti diversi, tutti umani
London Calling Podcast Yana Bolder
Lunedì | 16:30 | trending_flat | 17:00 |
---|---|---|---|
Lunedì | 21:00 | trending_flat | 22:00 |
Martedì | 16:30 | trending_flat | 17:00 |
Mercoledì | 16:30 | trending_flat | 17:00 |
Mercoledì | 21:00 | trending_flat | 22:00 |
Giovedì | 16:30 | trending_flat | 17:00 |
Venerdì | 20:30 | trending_flat | 21:30 |
Domenica | 20:30 | trending_flat | 21:30 |
L’hip hop, sia come genere musicale che come cultura, si è formato durante la prima metà degli anni settanta, quando le feste casalinghe (house party) prima e i block party dopo, diventarono sempre più popolari a New York, in particolare tra i giovani afro-americani e latinoamericani residenti nel Bronx e ad Harlem. Tuttavia, la musica hip hop non venne mai registrata discograficamente né diffusa nelle radio o in televisione fino al 1979, soprattutto a causa dell’emarginazione sociale dell’ambiente che circondava gli artisti rap e della mancanza di accettazione di questi al di fuori dei quartieri del ghetto.[16]
La prima evoluzione dell’hip hop si è verificata mentre la tecnologia di campionamento e le drum machine sono diventate ampiamente disponibili e convenienti. Le tecniche del turntablist come scratching e beatmatching, sviluppate insieme ai break e al toasting giamaicano, uno stile vocale cantato, sono state usate sopra le basi. Alle controparti i DJ hanno suonato break percussivi di canzoni popolari usando due giradischi e un mixer per DJ per poter riprodurre break da due copie dello stesso disco, alternando l’una all’altra ed estendendo il break.[17] Il rapping si è sviluppato come uno stile vocale in cui l’artista parla o canta ritmicamente a lungo con una base strumentale o sintetizzata.